Cornelius Finch

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    Cornelius Finch
    Nome e cognome: Cornelius Finch: nome che si era dato da solo, dato che essendo nato da una risata del dio Judang, Cornelius non aveva parenti. Parliamo l passato perché Cornelius ormai non esiste più, la sua coscienza annichilita dal demone che gli ha invaso il corpo: Adeel Hakim.
    Il nome fear-iah di Cornelius era Asteride, ma questo è un dettaglio che Adeel non conosce.

    Età: come tutti i Fear Sidhe, appare molto più giovane di quel che è: sessantacinque anni reali, l'aspetto di un allegro ventenne... e l'animo di un demone appena sotto i 200 anni.
    Li porta benissimo, però.

    Data di nascita: Cornelius era nato il 5 Siorai, sotto il segno dell'albero. Il demone Adeel Hakim è invece nato nell'anno 821, sotto il segno del... Sorriso. Non ditelo ai suoi discendenti, che ci rimangono male.

    Luogo di nascita: Cornelius nacque in una foresta del Regno del Niflheimr, espressione cristallizzata di una risata di Judaang. Adeel invece proviene dal Wesir Occidentale.

    Residenza attuale: Ra'qqak, Wesir Occidentale.

    Occupazione: Ispettore all'Ispettorato magico. Dopo aver operato per anni nel Niflheimr, di recente ha chiesto un trasferimento nel Wesir.

    Razza: Fear Sidhe (serellye dell'autunno). Pregio: magia, difetto: difesa

    Potere: come tutti i Fear Sidhe, Cornelius possiedeva la capacità di leggere emozioni e il controllo su un elemento (nel suo caso, la terra). Il demone che al momento possiede il suo corpo, però, è in grado a stento di controllare i propri poteri. Non è abituato a percepire emozioni né sa modulare i suoi poteri empatici, che gli provocano spesso violente emicranie. In quanto al controllo sulla terra, beh... diciamo che dopo essersi quasi trafitto da solo con una stalattite ha deciso di rimandare momentaneamente la questione.

    Il potere di Adeel, invece, è uno di affinità dell'anima: il demone è in grado di prendere assoluto controllo di un corpo altrui, purché il possessore abbia una silpetit legata al suo stesso fiore, il crisantemo. Il rituale per prendere possesso di un corpo è lungo e complesso, e per tale motivo la pratica non può essere utilizzata in combattimento.
    L'influenza di Adeel si estende parzialmente a fiori della stessa famiglia. Chi è legato a fiori della famiglia delle Asteraceae tenderà a trovare Adeel simpatico e affascinante, quasi si trovassero sotto l'aura di charme di un Morrwen. Fiori che rientrano nella tribù delle Anthemideae sono ancora più simili ai Crisantemi, e quindi ancora più facilmente manipolabili. Concentrandosi, Adeel è in grado di prendere controllo parziale del loro corpo per qualche secondo — forzandoli a piegare un braccio o una gamba, ad esempio, o a chiudere gli occhi.
    Il potere è utilizzabile in combattimento, ma richiede totale concentrazione e immobilità da parte di Adeel.

    Equipaggiamento: //
    Crisantemo « FIORE
    onice rosso, ombelico • 3/5 « SILPETIT
    Marchiatissimo « CLASSE
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    Fire Emblem: Three Houses
    cornelius_1
    psicologia
    Cornelius era proprio un bravo ragazzo. Una persona adorabile, davvero, sorrideva sempre. Peccato che Cornelius non esista più, annichilito dal demone che ha preso possesso del suo corpo: Adeel Hakim.

    Adeel non è un bravo ragazzo. Non più. La sua è crudeltà venata di rancore, l'astio sorridente di un ex idealista a cui qualcuno ha infranto i sogni a suon di scarpate. Ex medico diventato necromante, non si è mai fatto problemi a uccidere, torturare e compiere orribili esperimenti su altri esseri viventi — anzi, sembra metterci genuino divertimento nel prendersela con gli scemi idealisti, facendoli soffrire nella stessa maniera in cui è stato distrutto lui. Non è la crudeltà a muoverlo, né la sete di potere: no, Adeel Hakim è solo un enorme, grandissimo, spropositato codardo. La sua fobia cronica della morte ha influenzato ogni parte della sua vita, e nemmeno il diventare circa immortale ha placato la sua thanatophobia. Matto è matto forte, ma almeno non sente voci nella testa: il vero Cornelius è morto per sempre, davvero, e l'unica traccia rimanente della personalità del fatato è quel blocco mentale che impedisce ai Fear Sidhe di dire bugie. Limite che Adeel ha ereditato, e che trova oltremodo irritante.

    Quando non è impegnato a fare schifo, Adeel è una persona disgustosamente normale: gli piace la gente di buona compagnia, le belle donne, il cibo. Se ha paura della morte, è perché gli piace vivere. È una persona acculturata e dalle molte passioni, anche se i suo gusti in quanto a libri e musica sono quelli di un vecchietto.

    Cornelius ha l'apparenza di un giovane sulla ventina, la carnagione scura e i capelli castani che ben si intonano alla sua natura di Serellye dell'autunno. Le sue ali, quando si ricorda come aprirle, sono arancioni e maculate come quelle di una farfalla aglaia.

    I suoi occhi sono grandi e di un verde molto intenso, il naso un po' a patata, la bocca perennemente increspata in un sorriso. Il visino è di un giovinetto arrogante a cui vuoi bene, ma un po' lo prenderesti a schiaffi. A essere onesti, ultimamente anche Cornelius sembra volersi prendere a schiaffi da solo: cerca spesso di fare la voce grossa, di guardare la gente dall'alto in basso anche se a stento raggiunge il metro e settanta. il suo aspetto giovanile che molti gli invidiano sembra crucciarlo, come se gli desse fastidio essere trattato come un ragazzino.

    Il resto del suo corpo è tonico e magro. La silpetit, incastonata nell'ombelico, manca di un paio di semi: vite probabilmente perse in giochi da Fear Sidhe. È un bel corpo, il suo, ma c'è un che di strano nel modo in cui si muove. Il portamento scoordinato, la postura un po' curva, come un vecchietto abituato ad avere il mal di schiena.
    Come se più che abitare in quel corpo, qualcuno lo stesse indossando come un calzino che gli sta troppo largo.
    aspetto fisico
    cornelius_2
    Cornelius Finch era un Fear Sidhe come tanti: una creatura allegra e capricciosa, dall'indole imprevedibile e dalla noia facile. Tant'è che, per rendere la sua vita più interessante, aveva deciso di arruolarsi nell'ispettorato magico. Un Fear Sidhe incaricato di occuparsi di indagini, burocrazia e scartoffie? Sembrava uno scherzo, e ad Cornelius piaceva per questo! Erano una novità interessante, queste leggi da seguire con attenzione. Queste regole a cui sottostare, come un nuovo gioco. Cornelius si dimostrò inaspettatamente un capace ispettore, e divenne presto specializzato nel recupero e nel contenimento di oggetti maledetti. Aveva un buon fiuto per gli artefatti magici (ninnoli divertenti, dal suo punto di vista), e nel corso di un incarico, si ritrovò tra le mani un certo pendaglio: una collana con un onice rosso incastonato, dall'aura sinistra e dal contenuto maligno.

    Cornelius seguì tutte le procedure per mettere la collana sotto controllo. Sigillarla. Portarla all'ispettorato. Solo che quando il dio Nito si manifestò durante la Notte del silenzio la collana andò fuori controllo, e ciao Cornelius. Non parliamo più di lui, mh? Passiamo ad Adeel, che è lui quello importante.

    Nato da una famiglia normalissima nel Wesir Occidentale, il giovane Adeel diventò dottore seguendo le orme di mamma e papà, e finì i propri studi giusto in tempo per vedere il Wesir trasformarsi in un deserto inospitale (grazie dio Nito, grazie). Sbattuto in mezzo a un disastro umanitario con tanta volontà e zero preparazione, Adeel si trovò a fare speedrunning di ogni possibile orrore nel giro di pochi mesi. Carestia? Check. Pandemie? Check. Ragazzine stuprate? Check. Poveri che si pestano per mezzo tozzo di pane? Check. Genitori che ammazzano i figli e se li mangiano? Check.
    I suoi, di genitori, si dimostrarono un faro di moralità in quel periodo da incubo. Medici dalla morale ferrea, forgiati nella tragedia, abituati a prendere decisioni difficili per salvare più vite possibili. Quando i loro fornitori di razione arrivarono in ritardo per un attacco di briganti, non pensarono nemmeno per un attimo di ammazzare il figlio e farselo al forno. Si limitarono a sgozzarlo, perché una persona in una cupola di riparazione è una bocca in meno da sfamare.

    Una decisione pratica. Necessaria. Ma quella prima morte segnò a vita il giovane medico, che sviluppò una vera e propria fobia verso la propria morte. Terrorizzato dall'idea di poter morire di nuovo, Adeel iniziò a studiare metodi per prolungare la propria vita, sfruttando per i propri esperimenti i tanti, troppi morti che lo circondavano. Necromante prima ancora della fondazione del collegio necromantico, sviluppò le proprie peculiari teorie — e anziché dedicarsi al trapianto di silpetit, come molti suoi successori, si specializzò sul trasferimento di anime tra Silpetit identiche. Secondo la sua logica, silpetit dello stesso tipo sono come due identici contenitori, adatte a contenere anime della stessa forma, fiore e tipo.
    Decenni di studi non gli portarono i risultati sperati. E quando la situazione nel Wesir si stabilizzò, e il numero di cadaveri per strada iniziò a diminuire, Adeel iniziò a procurarsi delle cavie in altre maniere.

    Sapeva che il suo ultimo tentativo di trasferire la sua anima in un altro corpo non avrebbe avuto gran risultati. Era un esperimento disperato, l'ultimo tentativo di un necromante ormai ottantenne ossessionato dalla propria imminente morte. Quello che si aspettava ancora meno, però, è che il dio Nito in persona si presentasse nei suoi ultimi momenti di vita, decidendo di donargli una seconda vita da demone e il potere che tanto aveva desiderato.
    Anziché ringraziarlo, cerchò di sputargli in faccia.

    Il come la sua anima demoniaca sia finita in una collana è una storia che magari raccontiamo un'altra volta, mh? Diciamo che quando fai il necromante pazzo per ottant'anni, la gente intorno a te certe stranezze inizia a notarle. Specialmente quando ti sei circondato di donne, e anche di qualche figlio bastardo, e te li sei tenuti troppo vicini. Fondare un intero clan di necromanti è stato per lui un incidente, e al momento nemmeno si è preoccupato di controllare se abbia dei discendenti. Prima deve dare priorità a un piccolo problema: l'essere finito nel corpo di un membro dell'ispettorato magico.
    Il corpo di un fear sidhe, che non può mentire.

    Per quanto la sua forma attuale non gli dispiaccia, urge trovare un altro ospite. Dove mai potrà trovare un contenitore con una silpetit identica alla sua?


    Edited by Zero - 18/4/2024, 00:10
     
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    Finita.
    Vorrei chiedere anche di cancellare la scheda di Elim, ho finito per fare un mischione tra due schede che avevo WIP e quella non serve più.
    Prima o poi giuro faccio anche il pg Afarit che doveva essere Cornelius originariamente, ma al momento vi beccate 'sto psicopatico.
     
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    Sfortunatamente abbiamo una gran mole di correzioni da fare, per tagliare la testa al toro ti consiglieremmo di recuperare Elim e tornare all'idea originale dei due personaggi in modo da perdere meno spunti possibili.

    Nome in fear-iah: i nomi dei fear sidhe sono nomi di fiori, ci sfugge però quale sia l'Astreide...?
    Razza/classe: forse ti è sfuggito, essendo tra le aggiunte che abbiamo specificato di recente nelle razze, ma i fear sidhe non possono essere marchiati. Questo perché i non-morti utilizzano la magia dell'akasha, che entra in contrasto con quella dell'etere di cui sono composti i fear sidhe. Un fear sidhe posseduto da un demone andrebbe quindi incontro a una morte molto dolorosa, proprio come accadrebbe se entrasse a contatto con l'akasha. Ricordiamo che inizialmente Cornelius dovesse essere un afarit, magari tornando a questa prima opzione risolveresti molti dei problemi che seguono.
    Potere: per l'opzione fear sidhe dovresti descrivere il potere elementale; se invece torni all'opzione afarit invece le informazioni obbligatorie per i marchiati (per le quali ti rimandiamo al topic apposito). In ogni caso, i poteri di controllo delle azioni dell'avversario rientrano tra i poteri proibiti (nel caso ti tornasse utile rivederli, ti lasciamo il link al post coi poteri proibiti), possiamo però suggerirti, per tenerlo quanto più possibile fedele alla tua idea, di trasformarlo in un potere di charme (che, nel caso tornassi all'opzione afarit, si sposa bene con le passive degli afarit rendendolo ancor più affascinante)
    Possessione demoniaca: per fortuna dei kharlaniani, i demoni hanno bisogno di un patto per possedere il corpo di qualcuno. Ciò implica che Cornelius abbia fatto un patto con Adeel a un certo punto della sua vita (che andrebbe riportato nel background, assieme alle 2 morti e a come Adeel sia finito in una collana)
    Saas Mepa-Kaj: non ci è chiaro che cosa fosse Adeel all'epoca. La tragedia di Saas Mepa-Kaj è stata vissuta dai mi-iah hii, perciò diamo per scontato che sia un mi-iah hii. Se non lo fosse sarebbe meglio specificare che abitava ai confini della foresta (altrimenti difficilmente sarebbe sopravvissuto all'incendio che l'ha distrutta, quindi nelle zone di Randa, Qalāt An-Nīssa e nei pressi del Collegio Runico). Se invece è stato davvero un kajic, dopo l'incendio potrebbe aver testimoniato carestie, povertà, pestilenze e fughe di massa fino alla costruzione delle città voragini. In breve andrebbe un po' revisionato ciò che ha visto durante quel periodo.
    Necromanti: temiamo che ci sia un po' di confusione su questo concetto, quindi lo rispolveriamo brevemente (se volessi approfondire, ti rimandiamo sempre al topic sulla magia). I necromanti sono gli adepti di Nito, sorte di sentinelle dei condannati del loro dio (che altri non sono che i non-morti, quindi demoni, spiriti, etc), proprio perché conoscono la non-morte si guardano bene dal diventare a loro volta punibili da Nito. Dal punto di vista di Nito la non-vita è un privilegio, sì (dopotutto ne è il dio), ma di fatto rimane comunque la peggior sorte che può capitare su Kharlan e lui la elargisce solo alle persone più spregevoli (non mettiamo in dubbio che Adeel lo fosse). Se Adeel fosse stato un kajic... beh, potrebbe diventare un necromante, ma sarebbe come se un oppresso venerasse il suo oppressore, quindi non deve essere stato particolarmente benvoluto dai suoi simili.
    Sul modo in cui Adeel ha incontrato Cornelius: la notte del silenzio è in realtà il momento in cui i demoni sono più deboli, oltretutto sarebbe strano se l'apparizione del dio che amministra i non-morti mandasse in berserk i non-morti. Per risolvere facilmente ti consigliamo di far avvenire il fattaccio nei giorni precedenti alla notte del silenzio, quando i demoni sono al massimo della loro potenza!
    Occupazione: qui è solo una specifica per assicurarci che tu sappia a cosa vai incontro: Adeel è dentro una creatura che non può mentire e lavora per chi arresta i marchiati con l'aiuto di specialisti che riconoscono i marchiati. In realtà può essere un marchiato dichiarato (è molto raro, ma accade che i marchiati siano ammessi nella comunità magica regolare), ma dovrà essere sempre sorvegliato dai suoi colleghi. Nel caso in cui invece stia nascondendo la verità, la cosa importante è che tu player sappia che la situazione è molto spinosa.
    Ultima cosa importante: gli interventi delle divinità andrebbero concordati con lo staff, diciamo che Nito, sapendo che il desiderio di Adeel sia vivere per sempre, non sarebbe tanto propenso ad acconterlo se gli sputa addosso─ nel suo caso la vita è una tortura migliore della non-morte.
     
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    Eccomi.

    CITAZIONE (Kharlan GDR Staff @ 18/4/2024, 18:43) 
    Nome in fear-iah: i nomi dei fear sidhe sono nomi di fiori, ci sfugge però quale sia l'Astreide...?

    Dubito questo pg rimarrà un Fear Sidhe, ma in caso volessi farne uno in futuro, ci terrei a togliermi il dubbio: il topic di razza dice che i Fear Sidhe devono avere un nome "che richiami un fiore". Asteride non è il nome di un fiore preciso, ma di una categoria di piante. Sarebbe quindi passabile, essendo comunque un termine botanico latino, o i nomi in fear-iah devono sempre corrispondere a il nome di una pianta specifica?

    CITAZIONE
    Razza/classe: forse ti è sfuggito, essendo tra le aggiunte che abbiamo specificato di recente nelle razze, ma i fear sidhe non possono essere marchiati.

    Mi era assolutamente sfuggito, mea culpa. Sceglierò un altra razza.

    CITAZIONE
    In ogni caso, i poteri di controllo delle azioni dell'avversario rientrano tra i poteri proibiti (nel caso ti tornasse utile rivederli, ti lasciamo il link al post coi poteri proibiti), possiamo però suggerirti, per tenerlo quanto più possibile fedele alla tua idea, di trasformarlo in un potere di charme (che, nel caso tornassi all'opzione afarit, si sposa bene con le passive degli afarit rendendolo ancor più affascinante)

    Mi va benissimo trasformarlo in un semplice potere di charme. La parte sul trasferirsi in un altro corpo se si ha una stessa silpetit, senza bisogno di patti, si può tenere? Vedo che sono proibiti i "Poteri che causino morti inevitabili non concordate con l’altro giocatore", ma questo sarebbe un potere di morte concordata, non utilizzabile in combattimento, e che diciamolo, non userò mai, mi serve solo che esista così da far cagare sotto un certo pg di Koh.

    CITAZIONE
    Saas Mepa-Kaj: non ci è chiaro che cosa fosse Adeel all'epoca. La tragedia di Saas Mepa-Kaj è stata vissuta dai mi-iah hii, perciò diamo per scontato che sia un mi-iah hii. Se non lo fosse sarebbe meglio specificare che abitava ai confini della foresta (altrimenti difficilmente sarebbe sopravvissuto all'incendio che l'ha distrutta, quindi nelle zone di Randa, Qalāt An-Nīssa e nei pressi del Collegio Runico). Se invece è stato davvero un kajic, dopo l'incendio potrebbe aver testimoniato carestie, povertà, pestilenze e fughe di massa fino alla costruzione delle città voragini. In breve andrebbe un po' revisionato ciò che ha visto durante quel periodo.

    La mia idea è che fosse un banalissimo umano vissuto ai confini della zona desertificata, rimasto in zona con i genitori per prestare soccorso ai Mi-iah hii.
    Il topic di ambientazione sul Wesir dice che i Mi-iah hii assunsero sembianze umane dopo essere entrati in contatto con umani stranieri. Immagino quindi che il Regno di Ek Jagadhya avesse una sua piccola popolazione umana, principalmente di mercanti... Altrimenti non mi spiego perché i Mi-iah hii abbiano scelto di diventare più umani umani in maniera permanente: se i rapporti con gli umani fossero stati solo occasionali, avrebbero potuto trasformarsi al momento.
    Gli altri stati Wesiri non hanno mai offerto aiuto umanitario ai Mi-iah hii, ma mi è difficile immaginare che nessuno degli umani nellle regioni confinanti abbia provato a dare una mano ai loro vicini di casa in maniera più o meno organizzata.
    Se la cosa non vi torna mi scelgo una catastrofe diversa.

    CITAZIONE
    Necromanti: temiamo che ci sia un po' di confusione su questo concetto, quindi lo rispolveriamo brevemente (se volessi approfondire, ti rimandiamo sempre al topic sulla magia). I necromanti sono gli adepti di Nito, sorte di sentinelle dei condannati del loro dio (che altri non sono che i non-morti, quindi demoni, spiriti, etc), proprio perché conoscono la non-morte si guardano bene dal diventare a loro volta punibili da Nito. Dal punto di vista di Nito la non-vita è un privilegio, sì (dopotutto ne è il dio), ma di fatto rimane comunque la peggior sorte che può capitare su Kharlan e lui la elargisce solo alle persone più spregevoli (non mettiamo in dubbio che Adeel lo fosse). Se Adeel fosse stato un kajic... beh, potrebbe diventare un necromante, ma sarebbe come se un oppresso venerasse il suo oppressore, quindi non deve essere stato particolarmente benvoluto dai suoi simili.

    Adeel non può essere un ex kajic, ha fondato un intera stirpe di necromanti umani (quella di Adham Hakim), e i Mi-iah hii non possono fare figli con esseri umani. Quindi è un necromante brutto, ma non così brutto (e scemo) da venerare il proprio oppressore, giuro.
    La mia idea era che Nito gli avesse dato una non morte così "scomoda", dalle regole molto rigide, per punire il suo atteggiamento non totalmente rispettoso. Lo ha impressionato sul campo necromantico ma non è che si stiano simpatici, ecco.

    CITAZIONE
    Sul modo in cui Adeel ha incontrato Cornelius: la notte del silenzio è in realtà il momento in cui i demoni sono più deboli, oltretutto sarebbe strano se l'apparizione del dio che amministra i non-morti mandasse in berserk i non-morti. Per risolvere facilmente ti consigliamo di far avvenire il fattaccio nei giorni precedenti alla notte del silenzio, quando i demoni sono al massimo della loro potenza!

    Scusate ma la cosa non mi è chiarissima, visto che nell'evento della notte del silenzio è riportato:
    CITAZIONE
    la fatidica data del 30 Alshafaq, un giorno in cui il confine tra la vita e la non-vita si assottiglia a tal punto da amplificare i poteri dei demoni.

    O intendete dire che la notte è il momento in cui sono più deboli, perché è in corsoil rito di Al-Jazari? Quindi in realtà il momento in cui i demoni sono più forti è... la mattinata prima? O comunque i giorni precedenti, quando il rituale deve ancora iniziare e il velo non sta venendo riparato. Giusto?

    CITAZIONE
    Occupazione: qui è solo una specifica per assicurarci che tu sappia a cosa vai incontro: Adeel è dentro una creatura che non può mentire e lavora per chi arresta i marchiati con l'aiuto di specialisti che riconoscono i marchiati. In realtà può essere un marchiato dichiarato (è molto raro, ma accade che i marchiati siano ammessi nella comunità magica regolare), ma dovrà essere sempre sorvegliato dai suoi colleghi. Nel caso in cui invece stia nascondendo la verità, la cosa importante è che tu player sappia che la situazione è molto spinosa.

    Sta nascondendo la verità, sono pienamente consapevole di quanto sia spinosa la situazione e non mi aspetto che questo pg faccia una bella fine. Il fatto che abbia chiesto da poco trasferimento nel Wesir è proprio per giustificare perché sia ancora in vita: si è allontanato il prima possibile dai colleghi che meglio lo conoscono, così da non farsi sgamare in cinque secondi.

    CITAZIONE
    Ultima cosa importante: gli interventi delle divinità andrebbero concordati con lo staff, diciamo che Nito, sapendo che il desiderio di Adeel sia vivere per sempre, non sarebbe tanto propenso ad acconterlo se gli sputa addosso─ nel suo caso la vita è una tortura migliore della non-morte.

    Pardon, avrei dovuto specificarlo in scheda: Adeel è l'antenato di Adham Hakim. Davo per scontato che il fatto che fosse diventato un demone grazie a Nito andasse bene, essendo una storia già approvata dallo staff. Poi l'antenato di Adham ha anche 300 anni e certe storie sul suo conto possono essere balle grandi come una casa, eh. Se preferite evitare che tiri in ballo Nito posso tranquillamente dire che Adeel non l'abbia mai incontrato e la sua storia si sia ingigantita col tempo. Mi piaceva il collegamento perché dava spunti per agganciarsi all'aftermath della Notte del Silenzio, tutto qui.
     
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    • Nome in fear-iah: Va benissimo, semplicemente ci sfuggiva il collegamento tra Asteride e il mondo botanico. L'importante è, appunto, che il nome faccia sempre riferimento a un fiore, a una pianta e simili.
    Ti segnaliamo che nella scheda lo hai scritto in maniera diversa, nel caso fosse un typo.

    • Potere: Sicuramente può avere delle agevolazioni nella possessione, ma un discorso del genere va a toccare troppo in profondità la lore del GDR. Non abbiamo mai detto che la silpetit contenga l'anima, quindi inserire questa informazione dopo tre anni di GDR purtroppo sarebbe troppo game changing e potrebbe inficiare altre schede.
    Adeel potrebbe essere però agevolato nella possessione di umani e non-umani il cui fiore è il crisamento per una sorta di affinità, ma escludendo il discorso sul trasferimento tra silpetit. Per quanto riguarda la revisione del potere, possiamo tranquillamente dire che le morti concordate tra utenti sono assolutamente passabili.
    Una domanda per essere sicuri: se Adeel dovesse lasciare il corpo di Cornelius, Cornelius non si sveglierebbe ma sarebbe morto, poiché l'anima è andata distrutta nel momento in cui Adeel lo ha posseduto? Chiedo per conferma.

    • Saas Mepa-Kaj: Copincolliamo sempre dal topic sopracitato
    CITAZIONE
    Mentre a oriente Al-Minliar diventava il centro gravitazionale della politica e del commercio, a occidente la razza dei Mi-iah hii, creature abominevoli col potere del trasformismo, cominciava ad entrare in contatto con i viaggiatori umani, che una volta superato l’iniziale shock rimasero a loro volta affascinati dall’apparente incalcolabile intelligenza di questi individui. Compreso come instaurare una politica di aiuto reciproco avrebbe largamente giovato alla loro razza, da sempre in condizioni di vita precarie, i Mi-iah hii assunsero sembianze umane e fondarono la prima città del Wesir Occidentale: il Regno di Ek Jagadhya

    Sicuramente qualcuno avrà provato ad aiutarli, devi solo tenere in considerazione che quello che si sono trovati davanti è stato un incendio divino lungo quasi quattro giorni al termine del quale al posto di una foresta vergine c'era una piana desolata in un ciclone perenne, scoprendo che anche i non kajic (umani e qualunque altra razza) erano stati spietatamente sterminati da Nito per colpa dei Mi-iah hii. Quindi sì, qualcuno avrà provato ad aiutarli, ma saranno stati pochi e molto coraggiosi. Ed è proprio per questo ti abbiamo consigliato di farlo abitare in una limitrofa (o di farlo Mi-iah hii, per metterlo al sicuro da Nito).

    • Necromanti: Alla luce di tutto ciò, ti facciamo una proposta che speriamo sia per te interessante. Dato che i necromanti sono servitori di Nito e servono principalmente per tenere a bada i non-morti di Kharlan, perciò non cercano modi per ingannare la morte, Adeel potrebbe essere entrato in contatto con i mi-iah hii per le ragioni di cui sopra ed essere entrato in possesso di informazioni sull'alchimia, arte attraverso la quale i Mi-iah hii hanno tentato di ingannare il sistema di morte e resurrezione di Kharlan. Nel tentativo di riutilizzare tali informazioni, Adeel è stato punito da Nito per il tentato utilizzo dell'alchimia e non solo lo ha reso un demone, ma ha anche fatto in modo che tutta la stirpe di Adeel nasca con poteri legati alla necromanzia, per essere costretti così a servirlo per il resto dei loro giorni e ripagare incosapevolemente i torti fatti dal loro antenato. Ovviamente sarebbe una cosa da discutere anche con Koh ed eventualmente modificare qualcosa nella scheda di Adham.
    Speriamo che lo spunto possa piacere a entrambe!

    • Sul modo in cui Adeel ha incontrato Cornelius: Proprio perché il culmine della forza dei demoni arriva il 30 di Alshafaq, rischiando così che il confine tra le due realtà si spezzi definitivamente, il rituale viene effettuato nella serata del 30 Alshafaq proprio per risanare questo confine sempre più labile. Nella scheda hai scritto che il momento della possessione avviene nel momento in cui Nito si palesa, ma in quel momento non solo il rituale è già in atto, indebolendo così i demoni, ma la presenza di Nito sul piano materiale li indebolisce ancora di più. Ti consigliamo quindi di far accadere la possessione nella mattinata del 30 o qualche giorno prima, infatti in quelle ore i demoni cominciano ad acquisire particolare forza.

    • Intervento divino: Non è un problema che compaia Nito, semplicemente preferiamo che le scene in cui compaiono le divinità sia prima discusse con noi.
     
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