Agares Trifas

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    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.

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    Avete mai visto una scheda più vuota? Sì, ma non è quello il punto. WIP

    Agares Trifas
    Nome e cognome: Agares Trifas.
    Datogli da suo padre, il suo nome sembra derivare da una vecchissima leggenda risalente al mondo precedente alla creazione dell’albero Yggdrasill, della quale purtroppo si sono perse le memorie. Da quando ha scoperto i libri, Agares si è messo in testa di imparare a leggere per vedere se riesce a ritrovarla, ma per ora non ha ottenuto grandi risultati... in nessuna delle due cose.
    Nel suo clan non era uso avere un cognome, ma poiché gli umani sembrano necessitarlo, ha optato per adottare "Trifas", nient'altro che il nome del "villaggio" dal quale proviene.

    Età: 94 anni.

    Data di nascita: In quel periodo che i terrestri chiamano Yuánfèn, quanto al giorno... e che ne sa? Vi aspettavate davvero che tutti i clan mermensi contassero giorni e mesi alla stessa maniera della superfice? Teoricamente sarebbe sotto lo zodiaco del Fuoco, ma provate voi a spiegarglielo cos'è una costellazione?

    Luogo di nascita: Trifas, fondali marini aztleni.
    Localizzato circa a 1200 metri di profondità lungo il piano batiale, Trifas è un piccolo insediamento di mermensi a nord-est della principale isola aztlena. Queste zone di solito presentano una luminosità crepuscolare o troppo scarsa per permettere la fotosintesi clorofilliana, dunque gli organismi vegetali sono perlopiù assenti. I mermensi di Trifas sono, difatti, molto più pallidi rispetto alle loro controparti che vivono in zone pelagiche più alte, abituati a spingersi più in superficie o negli abissi alla ricerca di cibo e non necessitano di nutrirsi tutti i giorni. In genere possiedono una maggiore resistenza alle temperature subartiche e all'elevata pressione dovuta alla profondità, e i filamenti che ricoprono le loro teste presentano classici segni di bioluminescenza, un fenomeno per cui organismi viventi sono in grado di emettere luce per funzioni che vanno dall'alimentazione, alla difesa, fino alla comunicazione e la riproduzione.
    In seguito all'esplosione della vena del mondo, i pochi superstiti sono fuggiti per rifugiarsi presso le coste del continente nifleo.

    Residenza attuale: Lygna, Niflheimr.
    E intenzionato a tornare sui fondali marini il prima possibile, al momento è stanziato a Lygna solo per occuparsi di Hecate, sua nipote. Suo fratello maggiore gliel'ha affidata prima di morire, e Agares non ha la benché minima intenzione di lasciarla sulla terraferma sola e senza una famiglia.

    Occupazione: Cacciatore.
    Parlare ad un mermense di lavoro è come cercare di spiegare l'inflazione ad un pesce. Anzi, è proprio così. Diciamo che nella esigua gerarchia che caratterizzava il suo clan ne era il guerriero-capo, dedito alla cattura del cibo e occasionalmente alla difesa del loro insediamento. La cicatrice che ha sul fianco, infatti, se la è procurata combattendo contro una femmina di squalo serpente non cercatelo è brutto.

    Razza: Mermense o seaborn.
    (⊱ pregio: resistenza; ⊱ difetto: difesa)

    Equipaggiamento: niente.
    Glicine « FIORE
    zaffiro, interno coscia dx + [5/5] « SILPETIT
    RANGER « CLASSE
    Neuvillette
    Genshin Impact
    kbAhI6q
    psicologia
    Ad Agares non piacciono gli esseri umani.
    E potremmo fermarci qui, perché questa unica caratteristica pare essere il fulcro di metà, per non dire tutta, della sua personalità. Ma siccome ci piace essere ottimisti, diciamo che è metà, concentriamoci sull'altra e ricominciamo da capo. Agares è un mermense trascinato sulla terraferma contro la sua volontà perché qualche sciocchezza umana ha distrutto casa sua. Ecco, vedete? Non è che non gli piacciono, magari è... un pochino arrabbiato con loro, ma anche voi sareste arrabbiati se vi avessero fatto esplodere casa lasciandovi senza un posto dove vivere, no?
    Per togliersi non il dente, ma direttamente tutta la dentiera, ha già messo in chiaro con i diretti interessati che gli umani non gli stanno simpatici e che è intenzionato a tornarsene in fondo al mare il prima possibile: com’è ovvio aspettarsi quasi nessuno lo prende sul serio, e ciò irrita profondamente zagare, che si sente in particolar modo infastidito da tutti quei dottori che ronzano attorno a Hecate e parlano con arroganza e presunzione di voler risolvere un problema che loro stessi hanno causato in primis. Aver perso la sua famiglia e la sua gente da un giorno all'altro e non aver avuto nemmeno tempo di elaborare il lutto lo ha reso suscettibile e refrattario ad aprirsi con chiunque non appartenga alla sua stessa specie.
    Nonostante le premesse, non è una persona terribile: è un po' strano, ma è un mermense, è naturale pensasse che oggetti come le scarpe servissero a metterci dentro qualcosa di diverso dai piedi, visto che non aveva idea che esistessero.
    Ad essere onesti, possiede una personalità piuttosto invadente. Spesso e volentieri s'impiccia nelle faccende altrui con curiosità, mantenendo però un volto serio e distaccato da adulto capace con la testa sulle spalle, al massimo commentando solo con qualche nota acida o sarcastica i loro affari.
    Ha una grande confidenza in sé stesso, e questo tratto del suo carattere è il motivo per cui gli altri credono possa essere una persona degna di fiducia; non sbagliandosi completamente, ma Agares a volte tende ad essere poco realista sulle proprie capacità, sopravvalutandosi, motivo per il quale gli è capitato di cacciarsi in situazioni complicate o a limite del comico, non volendo farsi impressionare dalle dinamiche terrestri. Il non aver mai imparato a chiedere aiuto di certo non contribuisce, ma quando nei mari di Trifas le tue abilità da cacciatore non sono seconde a nessuno, da te ci si aspetta questo e altro, e non c’è molto tempo per vacillare.
    Per tali motivi, Agares è un individuo costante e coerente; manterrà sempre una promessa fatta e porterà a termine gli impegni che ha preso. È spesso impulsivo, ma non stupido né codardo, è dotato di una grande percezione del pericolo e una buona capacità di ragionamento per arginarlo o, a mali estremi, toglierlo di mezzo. Tiene al proprio onore e alla propria libertà; odia che gli si diano ordini o gli si impongano limiti, per Agares l'autonomia è una qualità fondamentale. Provate voi a legarvi le mani in mare, gli racconterete se ne uscite vivi.

    TRIVIA:
    - È dotato di un buon senso dell'orientamento e una grande capacità di memorizzazione, dote che gli sta tornando utile, ora che si è messo in testa di imparare a leggere.
    - Ha la fobia delle reti da pesca.
    - Da quando è sulla terraferma si è innamorato del sapore del burro. Ogni volta che lo mangia sta malissimo, ma ha deciso sia un sacrificio che è disposto a compiere.
    Un galantuomo così non lo avete mai visto.
    Agares è uno difficile da non notare. Alto, pallido, volto serio, emancipato, postura solenne, modi distaccati da cavaliere, stivali alti minimo sotto al ginocchio, abiti chiari e eleganti che enfatizzano la sua figura longilinea e una distesa di capelli bianco latte lunga fino al fondoschiena.
    Per fortuna l'abito non fa il monaco, o rimarreste fregati, specie quando se fosse per te gli abiti non gli indosseresti proprio.
    Ritrovarsi schiacciati in appena un metro e ottanta di altezza, quando di norma la tua coda da sola ne misura quasi tre è un esperienza che non vi augurerebbe nemmeno se foste i suoi peggiori nemici. Agares non si è ancora abituato alle sue "nuove proporzioni", né alla ridotta pressione atmosferica; si sente compresso e, soprattutto, leggero, per questo fa ciò che può per appesantirsi con tutte le diavolerie che gli umani hanno inventato, a partire dalle suole di quelle cose che gli umani chiamano scarpe.

    Come la stragrande maggioranza dei mermensi, è piuttosto fiero del suo aspetto da mostro, ma non ripudia totalmente la sua forma umana: questo perché, avendo da poco scoperto l'esistenza degli specchi, altrettanto di recente ha maturato consapevolezza del suo aspetto fisico, e lo trova, potremmo dire, curioso.
    Se nella sua forma marina si presenta piuttosto pallido, con un'incarnato quasi sull'azzurro, in forma terrestre esso si tinge di un colorito rosa tenue; la possente coda dalle scaglie blu-argento è sostituita da un paio di gambe toniche che, pur non rendendo giustizia alla sua forma da pesce, lo rendono un rapido ed efficiente nuotatore.
    Lungo la schiena si dirama una robusta pinna dorsale, che contamina di squame e pinne ventrali spalle, braccia e fianchi; quella presente sul sinistro è rovinata da una grossa cicatrice da morso, ricordo di un "amichevole" incontro con uno squalo.
    A distinguerlo maggiormente sono senza dubbio i tratti del viso, l'assenza di pinne, e i capelli bianchi. Essi ricadono morbidi fin sul fondo della schiena striati d'azzurro e prendono il posto dei lunghi filamenti traslucidi, più simili ai tentacoli di una medusa, che normalmente dipartono dal suo cranio.
    L'unico dettaglio a rimanere per lo più uguale sono gli occhi, dalla forma allungata e il peculiare colore violetto. La pupilla è simile a quella dei gatti. Essendo Agares abituato a scarsissime quantità di luce, nei fondali marini essa si espande per catturarne quanta più possibile, assottigliandosi fino a diventare una fessura verticale via via che si avvicina alla superficie, per far sì che non rimanga abbagliato. Motivo per il quale fuori dall'acqua ha un campo visivo piuttosto ridotto e qualche problema di vista. Gli hanno dato un paio di occhiali, ma... immagina indossarli.
    Poi, mettetevelo in testa, che gli artigli non gli consentano una presa salda è una bugia! Sott'acqua sono capaci di afferrare e infilzare pesci con una rapidità impressionante, il problema sono i polpastrelli delle mani, che gli artigli non li hanno e rendono tutto scivoloso!
    Agares non ha molto talento per la trasformazione, e purtroppo capita di frequente che gli rimangano caratteristiche marine anche quando tenta di assumere la sua forma terrestre. Di solito sono apparati secondari, come le orecchie o i denti. Più spesso, semplici squame su gambe o busto.

    La sua silpetit, che di norma si trova confusa fra le squame della coda, è una gemma di zaffiro a forma di rombo. Nella sua forma umana si trova all'interno della coscia destra, un po' sopra l'osso del ginocchio.
    aspetto fisico
    sdXGoTp
    Sta morendo, ma arriva




    LAIOS
    Nome: Laios
    Razza: Drago (Suiren)
    Tn4fMLV
    Esattamente quel che vi sembra, Laios è un suiren degli abissi. Fedele alla descrizione di fossile vivente della sua specie, possiede la pelle di colore bianco latte, pinne dorsali traslucide e il muso un po' schiacciato, caratteristica necessaria per sopportare l'elevata pressione dell'acqua.
    Il loro primo incontro non è stato dei migliori: Agares lo ha trovato ferito durante una spedizione in solitaria e, al posto di dargli il colpo di grazia, lo ha salvato portandogli il cibo per due settimane e mezzo, finché il drago - guarito - non è sparito dal suo giaciglio. Quasi cinque anni dopo, Laios ha ricambiato il favore liberando Agares dai rimasugli di una rete da pesca arenata sul fondale, nella quale il mermense era rimasto impigliato. Da quel giorno sono diventati inseparabili, ormai sono compagni da settant'anni circa e cacciano insieme da almeno cinquanta.
    A differenza di molte sue controparti terrestri, Laios è un drago con la testa abbastanza sulle spalle, forse perché sta anche cominciando ad essere piuttosto vecchio adulto. Rimane abbastanza giocherellone, ma solitamente solo con i cuccioli, che siano mermensi o altri draghi fa poca differenza. L'unica cosa all'apparenza in grado di distrarlo da sé stesso sono... beh, le femmine. Nonostante la veneranda età non si è ancora deciso ad andare in pensione sul fronte ed è molto comune che - ad ogni stagione di riproduzione, che per fortuna negli abissi non capita ogni primavera - porti Agares a vedere le sue uova.
    Come il suo compagno, comunica tramite ultrasuoni e fuori dall'acqua ha una pessima vista. Dopo l'esplosione della vena del mondo ha migrato assieme a lui verso il Niflheimr, ma si affaccia oltre la superficie del mare solo durante la notte.


    Edited by Ryuko - 15/5/2024, 12:27
     
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