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    Kharlan GDR

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    Mi-iah hii
    Nome: Mi-iah hii (Maaya-ii; lett. “forme della vita” in lingua kajic).
    Divinità patrona: Lunaris del trasformismo e dei sensi. I Mi-iah hii considerano Lunaris un dio traditore e malvagio, al quale odiano essere associati.
    Abilità di razza: i Mi-iah hii non sono adatti al combattimento, il loro punto di forza sono infatti le eccezionali doti di sopravvivenza e adattamento, in gran parte basate sull’uso dei loro cinque sensi ipersviluppati. I loro poteri prendono il nome di Fasi e sono legate ai cinque sensi. Ogni individuo nasce con una specifica Fase dominante, attiva finché egli non la scambia con una Fase secondaria (es. un Mi-iah hii del Tatto che subentra in Fase Vista diminuirà le sue percezioni tattili in favore di una vista più acuta).
    I bambini ereditano la Fase principale da uno dei genitori, senza casi di ibridazione; non esiste infatti un senso che statisticamente prevale sugli altri, è tutta questione di casualità. Ognuno sviluppa caratteristiche particolari per ogni Fase, che successivamente affinerà nel tempo: c’è chi vede attraverso i muri, chi toccando qualcosa ne rivive la storia, chi può tracciare lo spostamento di qualcosa attraverso l’odore etc…
    Non si tratta comunque quasi mai di poteri a scopo offensivo, i Mi-iah hii non sono un popolo sanguinario. Solo un po’ spartano.

    In sintesi:
    ❖ 5 Fasi (Vista, Udito, Gusto, Tatto, Olfatto), una principale e le rimanenti secondarie. In base alla Fase attiva, il relativo senso risulta ultrasviluppato (es. un Mi-iah hii del Tatto in Fase Vista sacrifica le sue innate capacità tattili ipersviluppate in favore di una vista più acuta).
    ❖ Il corpo può mutare di Fase in Fase in modo da favorire il relativo senso. In scheda vanno specificati l’aspetto estetico di ogni Fase, se cambia, e le modalità in cui i sensi si amplificano (come vengono utilizzati), con particolare attenzione alla Fase principale.
    ❖ Le Fasi non hanno mai capacità offensive.
    ❖ Le Fasi crescono assieme alla Fase principale: se il mi-iah hii ha sette anni, tutte le sue Fasi hanno sette anni e lo dimostrano fisicamente.

    Debolezze: Fase REM: È una Fase molto delicata, caratterizzata da un improvviso albinismo, che si attiva in seguito a un abuso di una Fase secondaria (es. un Mi-iah hii dell’Olfatto in Fase Gusto), solitamente dopo 4 ore di utilizzo continuato.
    Gli effetti collaterali variano da individuo a individuo, ma ciò che accomuna tutti è lo sfinimento. La Fase REM può infatti finire solo con un sonno profondo: dopo sei ore di riposo, il Mi-iah hii è come nuovo.

    Pregio: a scelta tra Forza, Magia, Difesa, Agilità.
    Difetto: resistenza.
    Origine: il Wesir Occidentale, conosciuto anche come l’erg (lett. “deserto” in lingua kajic) di Saas Mepa-Kaj (lett. “ventre materno” in lingua kajic), è abitato dai Mi-iah hii dacché si ha memoria; emigrati dal Wesir Orientale in tempi antichi, da allora non si sono più spostati. Secondo il folklore kajic sarebbe stato il dio Lunaris a crearli, affinché incarnassero la sua filosofia di vita basata sul trasformismo e sulle gioie sensoriali.
    Quella dei Mi-iah hii è reputata la più affascinante delle civiltà che popolano Kharlan, sebbene quasi ogni traccia del loro operato sia stata cancellata dagli dèi. Non a caso è definita una civiltà perduta, sulla quale sono stati condotte innumerevoli ricerche.
    In origine, secoli prima dell’anno 0, il Wesir Occidentale era una terra verdeggiante, abitata da bestie selvagge e dai primi Mi-iah hii. Costoro erano creature umanoidi deformi e abominevoli, con sensi acuiti dalla vita a contatto con la natura e un’intelligenza straordinaria, grazie alla quale non solo avevano già fatto proprio il concetto di società, quando nel resto di Kharlan esistevano solo piccole comunità, ma avevano anche codificato una lingua parlata e scritta. Il kajic è, infatti, la lingua scritta più antica del continente.
    Il primo contatto con altri esseri umani convinse i Mi-iah hii della convenienza di mescolarsi a loro, così sfruttarono per la prima volta il potere di trasformismo non per ingannare un predatore, ma per elevarsi allo stato di coloro che credevano superiori. Ben presto impararono la lingua degli stranieri, uno shanti ke Martel arcaico, e fecero il loro ingresso nei commerci.
    La civiltà kajic ha prosperato per secoli, merito non solo della vantaggiosa posizione geografica esattamente a metà delle rotte commerciali tra l’Impero del Drago Nero e il Regno del Niflheimr, ma soprattutto grazie all’al-khīmiyya, una disciplina fisica e chimica potenziata da un particolare approccio magico sviluppato dall’oggi scomparso Collegio alchemico di Shanihar. Grazie all’al-khīmiyya, la piana di Saas Mepa-Kaj divenne velocemente uno dei territori più urbanizzati e ricchi di Kharlan, almeno finché i Mi-iah hii non commisero un errore fatale.
    Un problema con cui questa razza ha sempre dovuto fare i conti è l’esiguo numero di esponenti, dovuto sia all’alta incidenza di complicazioni durante le gravidanze che all’impossibilità di mantenere le caratteristiche Mi-iah hii nei casi di ibridazione. Non è mai accaduto che una coppia Mi-iah hii/umano generasse un Mi-iah hii.
    Per accrescere la loro razza, dunque, utilizzarono l’al-khīmiyya per creare migliaia di Mi-iah hii artificiali chiamati homunculus. Queste creature, vive benché sprovviste di Silpetit e dunque incompatibili col sistema di morte e resurrezione, erano un vero e proprio affronto alle leggi degli dèi. Allorché Nito, signore dei non-morti, inflisse ai Mi-iah hii la punizione più crudele mai vista a Kharlan: con l’aiuto di Lunaris limitò il loro potere di trasformismo, dopodiché scatenò un devastante incendio, al quale solo i Mi-iah hii originali erano immuni, che per tre giorni e tre notti bruciò ogni forma di vita.
    All’alba del quarto giorno Saas Mepa-Kaj divenne un territorio desertico e sterile, avvolto da un’eterna tempesta composta dalle ceneri degli homunculus arsi vivi, incantate in modo da non disperdersi. I Mi-iah hii, disperati ma decisi a non abbandonare la propria casa, si rifugiarono sotto terra, costruendo le città-voragine in cui ancora oggi abitano.
    L’unico aiuto che ricevettero fu l’offerta di entrare nella Federazione del Wesir Unito, grazie alla quale si sono pian piano ripresi.

    Area di sviluppo: l’erg di Saas Mepa-Kaj (Wesir Occidentale). Nel corso dei secoli, i regni dei Mi-iah hii (Nekmès, Ra’qqak, Alsiihsa, Shanihar ed Ek Jagadhya) hanno vissuto lontani dai conflitti di Kharlan, intessendo una rete di alleanze tra regni adiacenti pur mantenendo ciascuno la propria indipendenza.

    Diffusione: presenti quasi esclusivamente nell’erg di Saas Mepa-Kaj (Wesir Occidentale).
    Pochi esponenti di questa razza hanno deciso di emigrare dopo la rovina della loro civiltà, la maggior parte dei Mi-iah hii è troppo legata all’antico retaggio per abbandonare il territorio da sempre occupato.
    Le città adibite ad uso abitativo sono Ek Jagadhya, Ra'qqak, Nekmès e Shanihar. Nella prima vivono i clan che sviluppano il senso dell’Olfatto, nella seconda quelli che sviluppano la Vista, nella terza quelli che sviluppano Udito e Tatto, nell’ultima quelli che sviluppano il Gusto.
    Esponenti importanti: Chinyere Zaman (rappresentante di Ek Jagadhya al Congresso dei Venti), Sudarshan Van (rappresentante di Ra'qqak al Congresso dei Venti), Girish El-Amin (rappresentante di Nekmès al Congresso dei Venti), Jumana Najim (rappresentante di Shanihar al Congresso dei Venti).

    Giurisdizione: ogni città-voragine (a parte Alsiihsa) è rappresentata al Congresso dei Venti e amministrata da un consiglio formato dai rappresentanti dei clan più importanti, il cui presidente è il sindaco.
    Una volta alla settimana gli alti vertici della razza (tutti di etnia originale) si riuniscono nella città-prigione di Alsiihsa (lett. “giustizia del mondo”), centro amministrativo legale. Tra i Mi-iah hii non è in uso la pena di morte, i crimini peggiori sono puniti con la detenzione a vita o l’esilio.

    Rapporto con la civilizzazione: i Mi-iah hii hanno pochi rapporti col resto della popolazione di Kharlan, sia per una questione di diffidenza sia perché difficili da raggiungere. Aderiscono alla Federazione del Wesir Unito e, conseguentemente, partecipano al Congresso dei Venti. Inoltre sono partner in affari con l’Impero del Drago Nero dell’Horai, in quanto l’Impero ha insegnato loro l'idrocoltura in cambio di una percentuale sul ricavato.
    Le rovine kajic sono al centro di una disputa tra studiosi di tutto il continente, che insistono per studiarle, e le città del Wesir Occidentale, che ne rivendicano la proprietà e col sostegno del Collegio necromantico le dichiarano off-limits.
    Particolarità fisiche: i Mi-iah hii si dividono in due etnie: umana e originale.
    Al mondo esterno è concesso di interagire solo coi primi, giacché i secondi sarebbero troppo deboli per mostrarsi alla luce del sole e l’ingresso alle città-voragine è proibito a chi non appartiene alla razza dei Mi-iah hii. Tuttavia, essendo i Mi-iah hii una civiltà da sempre eremita, non si hanno informazioni certe su quale dovrebbe essere l’aspetto degli originali. Sui libri di storia vengono descritti come creature umanoidi tarchiate e deformi, con teste abnormi, pelle traslucida e code prensili.
    I Mi-iah hii appartenenti all’etnia umana sono discendenti di coloro che dopo la punizione di Nito e Lunaris sono stati privati della capacità di assumere la propria forma originale. I loro poteri sono nettamente inferiori a quelli degli originali, pertanto di solito ricoprono ruoli meno di rilievo nella gerarchia. Nella maggior parte dei casi sono visivamente indistinguibili dagli esseri umani. Hanno un incarnato scuro a causa dell’esposizione al clima inclemente dell’erg, i pochi con la pelle chiara appartengono ai clan aristocratici e abitano da generazioni nelle zone più profonde delle città-voragini.
    I Mi-iah hii sono una razza trasformista, entrambe le etnie hanno un’anatomia particolare che permette al loro corpo di mutare a comando. Ogni qualvolta avviene una metamorfosi l’intera struttura fisica cambia (es. una ragazza bassa e bionda in Fase Gusto, assumendo la Fase Vista potrebbe diventare alta e bruna).
    Le modifiche apportate al corpo sono tutte propedeutiche al potenziamento del senso prescelto e non comportano dolore. La Silpetit non cambia mai posizione.

    Particolarità psicologiche e mentali: i Mi-iah hii sono una razza delicata, estremamente sensibile nel loro percepire ogni stimolo amplificato. Se bombardati di stimoli, infatti, potrebbero reagire in maniera imprevedibile e questo li rende inadatti a un contesto urbano non costruito su misura per loro, com’erano le antiche città e come sono oggi le città-voragine. Non a caso secondo gli stereotipi sarebbero eremiti facilmente irritabili. Trovare un Mi-iah hii della Vista o del Tatto fuori città è un evento di eccezionale rarità, considerando come l’ambiente dell’erg li mandi in tilt.
    Legati a Saas Mepa-Kaj e consapevoli di avere poche chance di sopravvivere fuori dai loro insediamenti, i Mi-iah hii sono territoriali, uniti da una profonda identità culturale e fortemente tradizionalisti. I valori fondanti di questa cultura sono il rispetto delle regole e delle tradizioni, la fedeltà al clan e alla razza, l’impegno nel rendersi utili alla società. Le comunità vivono in modo quasi omologato, piegandosi alla legge amministrata dai consigli e dagli alti vertici di Alsiihsa.
    Importantissima è la distinzione tra le due etnie, umana e originale, che coesistono in un clima di mutuo rispetto e attenzione a non incrociarsi mai (i tentativi di ibridazione hanno portato solo ad aborti spontanei). I matrimoni combinati sono infatti la norma tra i Mi-iah hii, nonché gli eventi sociali più importanti, a cui prende parte l’intera città-voragine. I clan di etnia originale occupano i piano più bassi delle città-voragine, assieme ai clan aristocratici di etnia umana, e il più delle volte ricoprono ruoli di spicco nel sistema.
    I Mi-iah hii nascono infatti con un senso più sviluppato rispetto agli altri quattro e con un’anatomia atta a favorirlo. Imparando a manipolare i restanti quattro sensi (le Fasi) possono cambiare senso dominante (per un massimo di 4 ore) e con esso aspetto fisico. Perché? Per sopravvivere. Ogni essere vivente nella cultura kajic ha un motivo di esistere, un ruolo nella società che, in unione all’uso delle Fasi, lo renderà utile al bene comune.
    Quando sono considerati pronti, solitamente alla soglia dell’età adulta (17 anni), i giovani vengono sottoposti ad una prova, le cui modalità variano non solo di famiglia in famiglia ma anche da senso a senso. Chi non le supera la prova viene ostracizzato in quanto inutile spreco di risorse preziose, al massimo usato per procreare. Chi invece le supera ottiene riconoscimento dalla società e indirizzato subito verso il proprio futuro.
    Questo popolo non si percepisce come discriminato dal resto del mondo, anzi mostra in genere apprezzamento e gratitudine alla Federazione del Wesir Unito per averli aiutati a risollevarsi, così come all’Impero del Drago Nero per le tecnologie importante. Ha però un rapporto burrascoso con le divinità: da Nito e Lunaris, visti come oppressori e traditori, a tutti gli altri, indifferenti alle sofferenze a cui sono stati condannati. Per questo motivo, tra i Mi-iah hii è più che normale definirsi senza dio. Ai bambini vengono raccontate storie in cui Nito e Lunaris sono dipinti come mostri, in modo da perpetrare una inestinguibile linea di odio che prima o poi potrebbe scoppiare in una rivolta.

    Altro:
    ❖ Lingua Kajic: è la lingua scritta più antica di Kharlan, a seconda della città di provenienza la lingua parlata potrebbe avere variazioni di accento. Al livello fonetico è ricca di consonanti e povera di vocali, caratterizzata da un tono secco e dalla persistente assimilazione dei suoni (in parole più semplici, parlano velocemente senza scandire bene le sillabe).
    ❖ PV: Pur avendo a disposizione un aspetto fisico per ogni Fase, il personaggio avrà un solo pv per indicare la Fase principale. L’estetica delle altre Fasi dovrà essere descritta in scheda alla voce “aspetto fisico” e sarà sempre e solo antropomorfa, il sesso non può cambiare.
    ❖ Attualmente non è possibile creare personaggi Mi-iah hii di etnia originale.





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    Chinyere Zaman
    Ruolo: Rappresentante di Ek Jagadhya al Congresso dei Venti
    ❖ Fa parte della razza dei Mi-iah hii e rappresenta il clan dell’Olfatto. Ella stessa è ovviamente legata a questa Fase.
    ❖ Come i suoi colleghi è costretta ad accettare l’aiuto del congresso sebbene lo disprezzi. È molto legata alle tradizioni e alle regole della comunità kajic.
    ❖ Sebbene abbia uno sguardo dolce, molti dicono sia una sadica. Ma sono solo voci.
    ❖ Ha un debole per tutto ciò che è bello ed elegante e ama vestirsi con tessuti pregiati. Considera Jumana una poveraccia e cerca sempre di stuzzicarla.
    ❖ Considera il suo clan una spanna sopra gli altri. Non per niente guidano l’erg.

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    Sudarshan Van
    Ruolo: Rappresentante di Ra'qqak al Congresso dei Venti
    ❖ Fa parte della razza dei Mi-iah hii e rappresenta il clan della Vista. Egli stesso è ovviamente legato a questa Fase.
    ❖ È il più diplomatico e aperto al dialogo tra i quattro rappresentanti, sebbene anch’egli sia diffidente nei confronti di ciò che si distacca dalla tradizione kajic.
    ❖ Non sopporta gli stranieri.
    ❖ In passato perse un occhio in uno scontro con Girish. Ciononostante la sua maestria nell’utilizzo della Vista non è stata intaccata, anzi è persino superiore a quella dei suoi simili.
    ❖ Per quanto sia diplomatico, non ama chi trasgredisce le regole e considera fondamentale il rito di passaggio che tutti sono chiamati ad affrontare.

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    Girish El-Amin
    Ruolo: Rappresentante di Nekmès al Congresso dei Venti
    ❖ Fa parte della razza dei Mi-iah hii e rappresenta i clan dell’Udito e del Tatto, sebbene per Fase appartenga ai primi.
    ❖ Ha una faccia perennemente annoiata e non è un mistero sia parecchio svogliato, tanto che spesso devono essere i suoi colleghi a costringerlo a lavorare. Non è stato ancora rimpiazzato semplicemente perché fa un lavoro eccezionale. Quando lavora.
    ❖ Sebbene la reputi pazza, apprezza la compagnia di Chinyere.
    ❖ È talmente svogliato che non si spreca neanche ad ascoltare le motivazioni dei trasgressori. Se particolarmente annoiato li giustizierà personalmente sul momento, altrimenti li spedirà dritti ad Alsiihsa.
    ❖ Si dice che ricorra alla musica per rilassarsi e addormentarsi.

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    Jumana Najim
    Ruolo: Rappresentante di Shanihar al Congresso dei Venti
    ❖ Fa parte della razza dei Mi-iah hii e rappresenta il clan del Gusto. Ella stessa è ovviamente legata a questa Fase.
    ❖ È una combattente, ma ama divertirsi ed è la più socievole dei quattro rappresentanti. Spesso, infatti, il Congresso dei Venti si rivolge a lei per mediare con gli altri tre.
    ❖ Si dice che giustiziò personalmente suo fratello, che era diventato inutile per la comunità kajic.
    ❖ Per questo motivo, sebbene sia molto legata alle tradizioni, il suo forte senso di giustizia ha da allora insinuato nella sua mente dei dubbi circa la correttezza delle leggi. Ha cominciato a notare quanto siano disumane e si chiede se in questo momento storico non sia necessaria una modifica, oltre che un’apertura verso il mondo esterno all’erg.











    Edited by Yukari - 8/4/2024, 18:17
     
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